Nel nord e centro Italia la situazione è drammatica a causa dell’assenza di piogge e della siccità record che si registra quest’anno. In Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna non si trova acqua a sufficienza per irrigare i campi e i danni al comparto agricolo sono già evidenti.
Se nel nord Italia il Po e l’Adige sono ai minimi storici, nel centro Italia non si sta meglio, con temperature da record e una piovosità in deficit del 75%.
Lo scenario fa presupporre un calo dei volumi del settore agricolo, sempre che la situazione non degeneri a fino ripercuotersi sulle produzioni industriali che hanno bisogno di acqua per gli impianti.
In questo caso anche altri tipi di produzioni dovrebbero ridimensionarsi, impattando sulla logistica.
È però il comparto agricolo a smuovere grandi volumi in termini di movimentazione e trasporti: basti pensare i chilometri percorsi da frutta e verdura, spesso con destinazioni molto a nord rispetto all’Italia.
Ad essere particolarmente colpite sono le risaie, il cui prodotto anima un indotto impegnato nel trasporto verso gli impianti di lavorazione, confezionamento e poi distribuzione per la vendita.
Alla fine dell’estate si potranno osservare gli effetti di questa situazione, sperando che nel frattempo sia tornata la pioggia. Solo allora la logistica capirà con quale forza l’onda d’urto della siccità si ripercuoterà su di essa.