Il più rapido di passaggio tra il continente europeo e quello asiatico passa proprio sopra Russia e Siberia. Con la chiusura degli spazi aerei sopra la Russia, i collegamenti aerei tra i due continenti impiegheranno più tempo e con costi più alti. L’alternativa consiste nel riprendere le rotte della Guerra Fredda o compiere giri alternativi, assai più lunghi, impiegando sino a cinque ore in più rispetto alle attuali rotte. I rincari risultano inevitabili calcolando non solo di stare più tempo in volo (ogni ora di volo costa infatti in media tra i 4 ed i 12mila euro) ma anche l’aumento del costo dei carburanti (il 61% in più nel confronto anno su anno).
Nonostante queste premesse, per molte merci la spedizione aerea rimane l’opzione preferenziale. Di certo dovremo aspettarci un rincaro di alcuni prodotti sui mercati occidentali anche a causa del maggior costo di spedizione.
Data la già scarsa disponibilità di vettori in volo e spazio in stiva, problema già comparso la pandemia, è possibile che si rafforzino altri canali. Tra questi la nave è l’opzione meno cara, ma anche la meno rapida, considerando che i colli di bottiglia ormai cronici lo rendono il settore del trasporto merci più congestionato in assoluto.